Parigi-Nizza 2025, Mattias Skjelmose dopo la caduta: “Il ciclismo è uno sport spietato”

Mattias Skjelmose guarda avanti dopo la brutta caduta che lo costretto al ritiro dalla Parigi – Nizza 2025. Terzo in classifica al momento dell’incidente, il leader della Lidl – Trek non è riuscito a evitare uno spartitraffico e da subito il suo infortunio è sembrato abbastanza serio, visto che è rimasto a lungo dolorante a terra, fino alla decisione di abbandonare la corsa per essere trasportato in ospedale, dove poi fortunatamente non sono state riscontrate fratture.
“Il sogno di salire sul podio di Nizza mi è stato tolto all’improvviso – spiega il corridore danese su Instagram – In ospedale mi hanno ricucito il gomito, ma ho anche dolori al ginocchio destro, all’anca e alla schiena. Ad Andorra, gli specialisti mi esamineranno ulteriormente nei prossimi giorni”.
Tirando un sospiro di sollievo rispetto ai timori iniziali, il classe 2000 ora può dunque pensare già da subito al ritorno e lo fa subito con grande motivazione: “Il ciclismo è uno sport spietato. Un giorno ti senti benissimo, il giorno dopo tutto può cambiare in una frazione di secondo. In quei momenti bisogna ricordare che la lotta per superare questi contrattempi è importante quanto la vittoria stessa. In definitiva, il ciclismo è come la vita stessa: una battaglia imprevedibile in cui a volte si vince e a volte si impara a rialzarsi dopo una caduta. Ora è tempo di guardare di nuovo avanti”, ha detto il danese.
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